Lo rivela uno studio malattia pubblicato sulla rivista Neurology e coordinato dall' Ospedale Policlinico San Martino e dal Dipartimento di Neuroscienze, Riabilitazione, Oftalmologia, Genetica e Scienze Materno-Infantili dell'Università di Genova
L'intensa immunosoppressione seguita da trapianto autologo di cellule staminali ematopoietiche blocca la progressione della malattia della sclerosi multipla. Lo ha rivelato uno studio malattia pubblicato sulla rivista Neurology e coordinato dall' Ospedale Policlinico San Martino e dal Dipartimento di Neuroscienze, Riabilitazione, Oftalmologia, Genetica e Scienze Materno-Infantili dell'Università di Genova. Lo studio del Prof. Gianluigi Mancardi e del Dott. Giacomo Boffa, ha coinvolto 20 centri italiani. Sono stati studiati tutti i pazienti con sclerosi multipla aggressiva che hanno subito un trapianto in Italia dal 1998 al 2019 che sono stati seguiti per un follow up medio di circa 6 anni. "I dati dimostrano che oltre il 60% dei pazienti non ha un aggravamento della disabilità dopo 10 anni dal trapianto e in molti casi si osserva anche un miglioramento del quadro neurologico duraturo nel tempo", spiega l'Ospedale San Martino in una nota.
Questi sviluppi stanno cambiando radicalmente l'approccio terapeutico, migliorando notevolmente la qualità della vita dei pazienti
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Lo rivela uno studio condotto da un gruppo di ricercatori della Case Western Reserve University School of Medicine, pubblicato su Nature Neuroscience
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Aggiornato il simulatore, per la vecchiaia 67 anni fino al 2028
Il taglio si farà sentire per chi lascerà il lavoro dal gennaio 2025 grazie al meccanismo che adegua i criteri di calcolo dell’assegno ogni biennio sulla base delle aspettative di vita
L'équipe guidata da Antonio Bozzani, direttore della Chirurgia Vascolare del San Matteo, è la prima ad aver contribuito con l'arruolamento di due pazienti, entrambi pavesi di 72 e 85 anni
"Alcune norme rispondono parzialmente alle nostre richieste, altre sono da emendare"
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